lunedì 28 aprile 2014

Press-IN Inps, quei controlli illegittimi

di Franco Bomprezzi

Non hanno esitazioni nel parlare di sentenza storica: Anffas e Fish esultano adesso dopo aver letto le determinazioni del Tar del Lazio che il 9 aprile scorso ha accolto quasi interamente la tesi delle due associazioni, convinte che negli anni dei controlli straordinari disposti dall’Inps sotto il titolo di “caccia ai falsi invalidi” si siano operati gravi abusi nei confronti delle persone con disabilità vera, in particolare disabilità intellettiva, ma non solo. L’Inps è stata condannata e di fatto, a questo punto, è in discussione un intero biennio di controlli e di cifre non corrispondenti alla realtà dei fatti. Esattamente quello che da tempo avevamo scritto anche in questo blog. Non è infatti in discussione, diciamolo subito, la legittima e doverosa ricerca di truffe o di false certificazioni di invalidità inesistenti: una ricerca che, peraltro, vede in prima linea soprattutto le forze di polizia giudiziaria, non l’Inps. Ciò che è avvenuto, in nome della sacrosanta lotta alle false invalidità, è stato invece un abuso di posizione dominante e un mancato rispetto dei diritti delle persone con disabilità e delle procedure corrette di verifica.
Il Tar analizza e contesta una serie di circolari amministrative dell’Inps che nel corso degli anni hanno di fatto alterato le regole, non prevedendo, ad esempio, nelle commissioni di verifica straordinaria (quindi non nella sede originariamente preposta alle certificazioni e alle revisioni, ossia l’Asl) la presenza di un medico specialista in rappresentanza delle persone con disabilità intellettiva. In questo lungo periodo di illegalità, perché di questo alla fine si sta parlando, è avvenuto di tutto, compreso il conteggio arbitrario delle pensioni revocate o riviste come se fossero altrettante situazioni di falsa invalidità.

Press-IN : Province, servizi sociali nel caos

Press-IN:




I contratti sono in scadenza ma le amministrazioni possono spendere solo per dodicesimi. I nuovi enti non si occuperanno più degli studenti disabili.

Province chiamate ai salti mortali per attuare le disposizioni della legge Delrio e del decreto sulla spending review (dl 66/2014). Il legislatore, nell'intento di introdurre riforme con impeto e velocità, ha trascurato di considerare i casi concreti e gli effetti che le nuove norme comportano sulla gestione dei servizi e, dunque, in definitiva, sulla comunità amministrata. Un caso emblematico è rappresentato dai limitati, ma rilevanti, servizi sociali affidati alle competenze delle province.

martedì 22 aprile 2014

CITTADINANZATTIVA. INVALIDITA': SE I FALSI INVALIDI PENALIZZANO CHI NE HA DIRITTO

CITTADINANZATTIVA. INVALIDITA': SE I FALSI INVALIDI PENALIZZANO CHI NE HA DIRITTO
E' stato presentato il I Rapporto sull'invalidità civile e la burocrazia di Cittadinanzattiva dal quale emergono attese lunghe per i cittadini, troppa burocrazia e poca informatizzazione 

Così come per gli evasori che non pagano le tasse, così anche per i falsi invalidi, a pagarne le spese sono tutti gli altri, gli onesti, quelli che ne avrebbero davvero bisogno. E basta che il marcio sia poco per danneggiare tutto il resto. Se le forze, poi, sono dispiegate in misura considerevole più a beccare i primi, piuttosto che garantire i secondi, il risultato è un sistema che fa acqua da tutte le parti. 

E' questa, a grandi linee, la fotografia che emerge dal I Rapporto sull'invalidità civile  e la burocrazia diCittadinanzattiva. Si tratta dei risultati della campagna "Sono un V.i.P. - Very invalid People", lanciata nel maggio 2011, che  prende in esame 3.876 segnalazioni giunte al PIT Salute nazionale e alle sedi del Tribunale per i diritti del malato nel corso del 2012.
In sostanza, tempi lunghiburocrazia scarsa informatizzazione le cause di un pantano che blocca un percorso di riconoscimento ed erogazione di diritti.